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Termini Imerese, 24 maggio 2024

IL DIRITTO DI DIFENDERE.

A mezzo stampa abbiamo appreso che la Procura della Repubblica di Milano aveva richiesto applicarsi severe misure interdittive nei confronti di due colleghi penalisti, i quali, nell'ambito di una più ampia inchiesta relativa a molteplici ipotesi di reato, si sarebbero macchiati del gravissimo reato di ricettazione per - udite udite - aver ricevuto somme da un loro cliente "con finalità di profitto" a saldo (o in acconto) per la profusa attività professionale.


Abbiamo appreso, inoltre, che il GIP ha saggiamente rigettato tale inconcepibile richiesta, affermando la necessità di tutela che merita il diritto di difesa e il sotteso rapporto professionale tra Avvocato ed il suo assistito.


Ricordiamo quando a novembre dello scorso anno, a Milano, nel corso del Nostro Congresso Nazionale venne a potarci i saluti, aprendo i lavori, il Presidente del Tribunale di Milano, che, preoccupato, auspicava, riferendosi (non solo) all'attività della Procura in parola ed alla eccessiva percentuale di assoluzioni, si chiudesse un'epoca, quella dei processi costruiti sui teoremi e non sulle prove.


E' necessario voltare pagina, salutando appunto un'epoca triste che vede, tra le tante, il martirio processuale che subiscono per decenni famosi servitori dello Stato.


Termini Imerese, 24 maggio 2024


Avv. Elisa Demma

Presidente Nazionale Movimento Forense



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